Il sistema visivo è il più complesso e il più affascinante di tutti i sistemi del nostro organismo. Nella specie umana la vista raccoglie la paggior parte delle informazioni percepite dall’ambiente che vengono trasmesse ad altri organi per interagire con il mondo esterno. Il mondo è generato da una miriade di oggetti strutturati con forme proprie, con posizioni, movimenti e colori propri che vengono osservati con i due occhi dell’osservatore, analizzati e rappresentati da un elaboratore sofisticatissimo, che è il cervello, il quale seleziona, raggruppa, smista, coordina, immagazzina tutto ciò che richiede l’interesse suscitato. Cosa succede se le immagini che l’occhio ricerca non risultano essere nitide? Se ciò che intendiamo osservare risulta di pessima qualità? Tutto l’organismo ne risente, in quanto va alla ricerca dell’interesse primario, ma non viene accontentato. Dal sistema visivo si parte alla ricerca di un sistema attiguo che possa aiutare la carenza della visione e ci si accorge di sollecitare strutture non deputate alla visione con sprechi inutili di energia. Migliorare una carenza di visione vuol dire migliorare la vita del soggetto e anche il rapporto con il mondo esterno. Ancora più importante è analizzare il corretto funzionamento del sistema visivo di un bambino. Nella primissima infanzia il bambino ha bisogno di formare il proprio sistema visivo, per meglio strutturare tutte le funzioni del proprio corpo, inviando al cervello immagini al quanto nitide e pertinenti che possano permettere un ottimo sviluppo sensoriale di tutti i sistemi.

La visione si realizza grazie a ripetuti scambi. acquisire informazioni dal mondo esterno, scartando ciò che non interessa, creando simulazioni mentali, permettendo azioni mirate e sinergiche. Essa ha bisogno dell’esperienza per svilupparsi; se non si ricevono immagini perfette viene influenzato lo sviluppo negativo delle cellule cerebrali, anche in modo irreversibile. La necessità di apprendere e mantenere costantemente una visione efficiente è importante, in quanto il processo visivo è dinamico ed adattabile, è plastico e si adatta anche a grandi cambiamenti. Qualsiasi evento che danneggia la nitidezza dell’immagine retinica crea un peggioramento della visione interferendo con tutto il sistema sensoriale.

Se la percezione visiva è disturbata da anomalie refrattive che possono essere corrette con l’uso di occhiali o lenti a contatto è bene non perdere tempo, una buona correzione evita sprechi inutili di energia che può essere impiegata per dare più elesticità e più vigore a tutto l’organismo.